di Giancarlo Grassi #Politica twitter@gaiaitaliacom #Pentaleghismo
Alle 15 in Senato, dirette da tutte le parti, il redde rationem di Giuseppe Conte. Da presidente del Consiglio invisibile, offuscato dall’ingombrante figura del Truce e i suoi Trucetti, sulla carta Conte le canterà chiare a tutti quanti e poi salirà al Quirinale per rassegnare le dimissione al presidente Mattarella. Cosa farà Di Maio? Cosa farà Salvini? Continuerà l’orribile esperimento gialloverde senza Salvini tra i piedi – e come essendo lui il segretario della Lega?
Racconta il Corriere che Di Maio sarebbe stato prese a sberle verbali da Grillo e Casaleggio nelle vesti di pacieri [sic] e di ricostruttori [sic] che gli avrebbero cantato chiaro e nei denti che il M5S è distrutto perché “tu non hai saputo tenerlo in piedi” come se loro non avessero responsabilità – sarebbe come se noi affidassimo la direzione di una nostra produzione teatrale ad un mulo – e gli avrebbero sventolato in faccia un sondaggio riservato che darebbe il M5S tra il 5 e il 7% nel caso si votasse ora. Ma sono chiacchiere da Corriere, nel senso che loro lo scrivono e noi lo riportiamo.
Salvini continua a gridare incongruenze: stamattina, da Radio24, diceva che la Lega ha le idee chiare quando parla di soldi cosa che è effettivamente vera, soprattutto quando deve metterseli in tasca, peccato che poi – dopo quattordici mesi al governo, il solo risultato che Salvini il Truce può vantare è quello di avere fatto una guerra ingiustificata contro le ONG che non hanno risolto il problema dei migranti che continuano ad arrivare a Lampedusa nel silenzio assoluto del leader leghista e ministro dell’Interno.
Non daremmo nulla per scontato, non sappiamo voi, perché oggi potrebbero anche esserci sorprese. E non sarebbero nemmeno così inaspettate. Seguiteci.
(20 agosto 2019)
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