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Maltempo. Romagna, il presidente de Pascale firma il decreto di crisi regionale

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Dopo la ripartenza immediata o quasi, il pieno sostegno ai Comuni e alle persone colpite. Per questo, la Regione Emilia-Romagna ha dichiarato lo stato di crisi regionale per i territori della costa romagnola colpiti da temporali intensi nelle prime ore di domenica 24 agosto, che hanno provocato allagamenti, danni ad abitazioni private e strutture pubbliche, caduta di alberi, viabilità interrotta e disagi diffusi.

Un evento – è in corso la stima dei danni, insieme ai Comuni interessati – caratterizzato da forti raffiche di vento al suolo, associate al fenomeno di down-burst, che hanno superato i 100 km/h (106,2 km/h registrati a Gatteo Mare e 121,3 km/h a Rimini dalla rete Asmer), precipitazioni intense e localizzate – con 74 mm di pioggia in circa mezz’ora alla stazione di Rimini Ausa – frequenti fulminazioni e locali grandinate. Condizioni che hanno provocato danni circoscritti ma significativi: allagamenti, la caduta di numerosi alberi, interruzioni della viabilità principale e secondaria, disservizi alle reti dei servizi pubblici essenziali e lo stop temporaneo della linea ferroviaria.

Il decreto, firmato dal presidente, Michele de Pascale, ha validità di 180 giorni a partire da domenica 24 agosto. Con la dichiarazione dello stato di crisi, la Regione potrà attivare risorse e procedure straordinarie per interventi urgenti di messa in sicurezza e ripristino delle aree colpite.

“La Costa è subito ripartita grazie all’organizzazione e all’efficienza delle nostre comunità, abituate a non fermarsi mai. Ora vogliamo lavorare al pieno sostegno da parte della Regione ai Comuni, alle persone e agli operatoti colpiti- afferma de Pascale-. Lo stato di crisi regionale è uno strumento indispensabile per intervenire con la massima tempestività. Ci consente di sostenere gli Enti locali colpiti e di garantire risposte rapide alle comunità. In poche ore il maltempo ha causato danni significativi al patrimonio pubblico e privato, alla viabilità e alle infrastrutture strategiche: serviva un provvedimento immediato per coordinare al meglio ogni fase, dall’emergenza alla ripartenza. Nelle prossime settimane lavoreremo fianco a fianco con la Protezione civile e con le amministrazioni locali per ripristinare strade, reti e servizi ancora interrotti, avviare i cantieri necessari e accompagnare famiglie e imprese nella fase di ripresa. È fondamentale stimare i danni e procedere subito con le prime opere di ripristino”.

“Allo stesso tempo– prosegue de Pascale– dobbiamo avere la consapevolezza che fenomeni meteo di questa intensità non sono più eccezionali: stanno diventando sempre più frequenti e rappresentano una sfida che dobbiamo affrontare non solo nell’immediato, ma anche con visione e programmazione. Prevenzione, manutenzione del territorio e investimenti strutturali sono le nostre priorità e devono restare al centro dell’azione regionale”.

I Comuni interessati

Lo stato di crisi regionale riguarda i Comuni di Cervia, in provincia di Ravenna; Cesenatico, Gatteo, Savignano sul Rubicone e San Mauro Pascoli, in provincia di Forlì-Cesena; Bellaria-Igea Marina, Rimini e Riccione, in provincia di Rimini.

 

 

(25 agosto 2025)

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