di Giovanna Di Rosa #Migranti twitter@gaiaitaliacom #maiconsalvini
La lunga telenovela del creare confusione per creare divisione per imperare meglio continua ed è possibile continui finché Salvini sarà nella posizione in cui è. L’ultima fatica del culebrón senza fine sui migranti e sull’odio migrante e sul controllo dei migranti del segretario leghista fu ministro dell’Interno riguarda, naturalmente, Salvini che la racconta su Salvini.
A Radio Radicale, infatti, come riportato anche da Next Quotidiano, Salvini ha detto che gli accordi che portavano i migranti in Italia li faceva lui e non Conte, essendo però Conte ad assumersene il merito. Dunque Salvini non aveva un problema con i migranti, se era lui a fare gli accordi, ma la sua guerra – che ha perso clamorosamente – era contro le ONG, n’est pas? E’ evidente che il fu ministro dell’Interno vuole riscrivere la realtà, ma per farlo bisogna esserne capace ed il suo racconto fa acqua da tutte le parti.
Vorrei ricordare al presidente del Consiglio Giuseppe Conte che i capi di governo europei ero io a contattarli per risolvere le ridistribuzioni dei migranti e non lui, lui si rivendeva solamente i risultati»
Così si è espresso Salvini a Radio Radicale e se il suo racconto corrisponde al vero ne deriva che tutta la propaganda che Salvini ha fatto sui migranti, tutta la sua lotta ai migranti, tutto ciò che è stato montato nei mesi del governo del pentaleghismo sulla questione migranti, non esisteva. Era cioè Salvini mangiafuoco che brüsava i negher e dall’altra Salvini Madre Teresa che li portava a casa.
Insomma il buono e il cattivo, per rimanere nella metafora, erano sempre Salvini: un uomo una doppiezza.
Ma vogliamo, per una volta credere alla buona fede [sic] del fu ministro dell’Interno e credere che fosse proprio lui l’anima buona del governo che dirigeva le navi con i poveri cristi all’approdo per salvarli da quegli animali che stavano sulle ONG a fare loro tanto male.
Ci sfugge però il senso della pantomima politica architettata attorno a tutto questo, ci sfuggono le ragioni delle polemiche feroci sollevate da Salvini contro il governo di cui faceva parte, ci sfuggono le ragioni dell’odio contro il nero che avrebbe dovuto portarlo trionfalmente ai pieni poteri dei quali delirava, il come mai il buon Salvini scatenò tutto ciò che scatenò insieme al suo staff social fomentatore d’odio e divisione sociale. Non sarà che avevamo capito male?
Di fatto tutto ciò che si sa è che nonostante fosse Salvini a contattare “i capi di governo europei (…) per risolvere le ridistribuzioni dei migranti” poi i migranti che lui avrebbe salvato [sic] sono rimasti tutti in Italia. Quindi redistribuzione niente. Integrazione nemmeno. In compenso ciò che lui ha fatto è stato distruggere la vita dei migranti che in Italia c’erano già, molti di loro perfettamente integrati e con un lavoro stabile.
(26 novembre 2019)
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