di Redazione #Imola twitter@bolognanewsgaia #Politica
Salvini il proibizionista è sempre più spesso contestato e sempre più spesso perde le staffe. Succede a coloro che scambiano un colpo di culo passeggero per un segnale divino e di quel divino si nutrono (certo anche di cocktail al Papeete, ma questa è un’altra storia). Così succede che a Imola gli gridano “Buffone, buffone” e brandiscono libri – roba che gli venga un attacco d’allergia al Capitano – e lui gli grida: “Tenetevi la Fornero e lavorate fino a 90 anni”.
I libri fanno sempre perdere le staffe agli incolti smemorati che dimenticano che a votare la Legge Fornerò c’era anche la Lega insieme a Meloni – e Salvini era già lì. L’augurio di “lavorare fino a 90 anni” detto da uno che il lavoro non sa nemmeno cos’è è una medaglia al valore più che un malaugurio ed è il termometro della febbre da potere di Salvini che cresce in modo direttamente proporzionale al calo dei consensi del suo partito di piccoli potenziali dittatori dell’ignoranza.
La contestazione a Salvini si preparava da giorni, ed anche le Sardine imolesi avevano pubblicato sulla loro pagina Facebook l’invito: “Alle 10.15 ci trovaimo puntuali in centro per dire che Imola non si Lega. Bisogna portare con sé la sardine più colorata, un libro e un sorriso”, poi però si sono dissociate da chi aveva, secondo loro “insultato” Salvini chiamandolo “buffone”. Il buffone di corte era un mestiere. Che ora sia diventato un’offesa sarà un segno dei tempi, che dire…
L’incazzatura pubblica di Salvini segue di poco la sagra dello strafalcione inaugurata dalla sua candidata invisibile Borgonzoni, quella che non si vede mai e che fa un disastro ad ogni affermazione (e continuerà a farne anche nel malaugurato caso dovesse essere eletta).
(12 gennaio 2020)
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