di Redazione, #Politica
Matteo Salvini approfitta delle dimissioni di Nicola Zingaretti da segretario del PD per prendere momentaneamente il posto di Draghi, all’insaputa di Draghi e dire agli italiani di sperare che “le dimissioni di Zingaretti non costituiscano un problema per il governo”. Il governo Draghi ha un solo problema in realtà, e quel problema di chiama Matteo Salvini al governo con la Lega e all’opposizione in solitario e scomposto galoppo.
Potrebbe anche essere, ed è assai più che un sogno lontano o un vaticinio da cartomante in menopausa, che per Salvini si stia preparando, in Lega, la stessa graticola che si è preparata per Zingaretti nel PD, ma toccherà aspettare che i tempi siano maturi, perché la politica è cagna con tutti. Basta aspettare.
Così il PD ha offerto l’ennesimo assist al leader leghista che era stato capace di coprirsi di ridicolo con la boutade su San Marino, prima che dal Nazareno arrivasse la notizia delle dimissioni zingarettiane che, prontamente, gli ha offerto l’occasione per la battuta della settimana. I leader politici italiani, abituati ad essere sulle prime pagine dei giornali, devono del resto cantarsela e suonarsela da oli considerando che Draghi sembra voler chiarire con i suoi silenzi, che di diventare carne da macello per le lotte partitiche interne ed esterne ai partiti che compongono la maggioranza che lo sostiene, non certo per amor di patria, non ne ha nessuna voglia. “Si scannino tra loro”, sembra dire.
E magari è anche la giusta strategia.
Così, con la direzione PD prevista per sabato e domenica, ci sarà molto da scrivere. e anche da ridere.
(5 marzo 2021)
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