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Roberto Speranza tende la mano a Letta e Conte: “Scrivere insieme una pagina nuova

di G.G., #Politica Con un post sulla sua pagina Facebook (in basso) il ministro della Salute Roberto Speranza, anche segretario di Articolo Uno, si dice pronto al confronto per una nuova agenda progressista per l’Italia rivolgendosi ad Enrico Letta e Giuseppe Conte con un invito a “Scrivere insieme una nuvoa pagina per l’Italia”.   Difesa dei beni pubblici […]
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Se realizzeranno tutto ciò che Conte ha detto questo non sarà un Governo: sarà un miracolo

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foto: Filippo Attili

di Daniele Santi #Conte twitter@gaiaitaliacom #Politica

 

Un discorso pacato ed intelligente, quello di Giuseppe Conte in occasione del dibattito parlamentare. Tra gli oppositori spicca Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia (protagonisti di un’orrenda gazzarra alla Camera) che dice “Io cònstato” e non “Io constàto”, una chicca sulla quale io aprirei un intero discorso di risposta. Per fortuna non sono un politico.

Un discorso pacato ed intelligente, dicevamo, costellato di trappole nelle quali le irragionevoli, sempre più furiose e sempre più pericolose destre neofasciste che fuori dalla Camera scatenavano casini a suon di saluti romani (e il decreto sicurezza-bis?) ed inneggiavano a non meglio identificate potenze straniere che interferiscono nella vita politica italiana – parlavano della Lega? E’ stato Salvini a firmare un patto di collaborazione con il partito di Putin. Non Conte – cascavano in pieno e a piedi pari.

Questo detto, torniamo al Conte-bis – o al Conte Due, come Travaglio ci ordina – che elenca un numero di cose da fare, cose inserite nel programma, in quello che definisce un governo “dalla lingua mite” e di primi interventi sugli asili nido con azzeramento delle rette già nel 2020-2021 e di ampliare contestualmente l’offerta di posti disponibili soprattutto al sud; di intervenire per migliorare la didattica e professionalità dei docenti, con una più giusta valorizzazione anche economica; di crescita integrale e inclusiva, di sviluppo equo e solidale. Ipotizza addirittura un emendamento alla Costituzione per inserirvi una permanente svolta verde ed ecosolidale. Parla di ricostruzione delle zone terremotate come di una questione prioritaria e garantisce che sarà lui stesso ad andare nei luoghi dei disastri ed iniziare la ricostruzione: lo hanno detto in tanti prima di lui. Parla poi di un governo che dovrà fare in modo che tutti paghino le tasse, ma proprio tutti, affinché tutti possano pagare meno e viene sommerso da una selva di fischi. Indica quindi una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni.

Il nostro è un obbiettivo ambizioso – dice – di lungo periodo. Siamo consapevoli della prossima manovra fiscale molto impegnativa e di dover evitare l’aumento automatico dell’Iva alleggerendo il cuneo fiscale”.

Lo sa anche mentre lo dice che si tratta di un ossimoro, ma ossimoro è anche il governo M5S/PD e tocca stare a vedere. Conte prosegue con i diritti individuali e di stimolo alla natalità; finalmente parla di potenziare la lotta alle organizzazioni mafiose e quella ai grandi evasori (si prende un’altra sventagliata di fischi) e di conflitto d’interessi.

Infine, in linea con Mattarella, dice: “Confido che i professionisti dell’informazione possano svolgere un ruolo critico”. Ci sentiamo di poterlo tranquillizzare. Non gliene perdoneremo una.

Fuori dal parlamento la destra della gazzarra e dei complotti, quei Fratelli d’Italia nostalgici e violenti, ignoranti ed incolti della democrazia, guidati da una che si sente la reincarnazione di Marine Le Pen (contenta lei), che vedono accodarsi alla manifestazione anche quel Matteo Salvini che ha fatto cadere il governo e che ora insegue Meloni, che gli sottrae voti nei sondaggi mentre M5S e PD recuperano voti dagli indecisi; capite? Matteo Salvini va alla manifestazione contro il nuovo governo nato dalle ceneri del governo che ha fatto cadere lui con Fratelli d’Italia che racconta, lo fa anche in Parlamento, che si impedisce al popolo italiano di votare.

Una triste accozzaglia di sobillatori impreparati, arruffoni, agitatori di folle incolte di politica e bisognose, alle quali vendono le loro presenze parlamentari come intrugli miracolistici che li toglieranno dalla povertà e dalla ambasce. La solita triste destra italiana, sempre più estrema, cialtrona e pericolosa. E i soliti governi che promettono un sacco di cose.

Il cambiamento sarebbe fare tutto ciò che ha detto, Presidente Conte, un cambiamento così forte da sembrare quasi un miracolo.

 

(09 settembre 2019)

©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 





 

 

 




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