“Noi pretendiamo che le accise vengano progressivamente…” e bla bla bla era la campagna elettorale. La realtà è la benzina a due euro al litro al self-service in media nazionale e a poco sono serviti i cartelli informativi con multe salatissime e gran strombazzar di grida. Erano bla bla bla.
Anche il gasolio è al massimo del 2023 (mille dollari la tonnellata, informa Il Sole 24 Ore) e secondo quanto comunicato dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy, dati del 17 settembre 2023 alle 8 del mattino, la propaganda di Meloni serviva a poco ieri, non serve oggi e domani sarà ancora più inutile: benzina self service a 2,003 euro/litro, diesel self service a 1,938 euro/litro; benzina servito a 2,136 euro/litro, diesel servito a 2,071 euro/litro. Gpl servito a 0,712 euro/litro, metano servito a 1,396 euro/kg, Gnl 1,265 euro/kg.
Poi ci sono i costi sulle autostrade (i cui riferimenti il quotidiano di Confindustria cita nell’articolo) che parlano di benzina self service a 2,075 euro/litro (servito 2,317), il gasolio self service a 2,018 euro/litro (servito 2,269), il Gpl a 0,852 euro/litro, metano 1,521 euro/kg, il Gnl a 1,277 euro/kg. Le derrate alimentari, per fare un esempio, viaggiano su ruote: e i supermercati sono inaffrontabili. Qualcuno lo dica a Meloni.
Ecco dunque dove si infrangono le promesse elettorali di una presidente del Consiglio che dopo essere stata eletta si è occupata di rave, di migranti e di scorrazzare su e giù per l’UE con scarsissimi risultati, e una figuraccia epocale dopo l’accordo storico in Tunisia (risultato finale migliaia di sbarchi a Lampedusa, proprio dalla Tunisia) per finire a casa Orbán a gridare “Difendiamo dio”. Degli esseri umani ce ne possiamo anche fregare.
(18 settembre 2023)
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