di Paolo M. Minciotti
L’AGCOM ha sanzionato per 3,5 milioni di euro Meta Platforms Ireland Ltd. e la capogruppo Meta Platforms Inc.: secondo l’Agenzia, Meta ha immesso pratiche commerciali ingannevoli riguardo alla creazione e alla gestione degli account dei social network Facebook e Instagram.
L’Autorità, lo scrive l’Adnkronos, ha accertato che Meta avrebbe, in violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del consumo, non ha informato con immediatezza gli utenti iscritti ad Instagram via web sull’utilizzo dei loro dati personali per finalità commerciali.
L’Autorità ritiene che Meta non abbia gestito “con precisione la sospensione degli account Facebook e Instagram dei propri utenti. In particolare, Meta non ha indicato come decida di sospendere gli account Facebook (se a seguito di un controllo automatizzato o “umano”) e non ha fornito agli utenti di Facebook e Instagram informazioni sulla possibilità di contestare la sospensione dei loro account (si possono rivolgere a un organo di risoluzione stragiudiziale delle controversie o a un giudice). Infine, ha previsto un termine breve (30 giorni) per la contestazione della sospensione da parte del consumatore”.
Due pratiche cessate da Meta durante il procedimento.
Da parte sua Meta ha affermato di essere “in disaccordo con la decisione presa dall’Agcom” e di stare “valutando le possibili azioni da intraprendere. Meta ha anche dichiarato: “Accogliamo con favore, invece, il riconoscimento da parte dell’Agcom dell’efficacia delle nostre soluzioni per aiutare le persone a tornare in possesso del proprio account”, come sottolineato in una nota da un portavoce di Meta.
(5 giugno 2024)
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