di Redazione Rimini
“Aveva un carattere dalle belle qualità umane. Tanta fiducia negli altri, tanta disponibilità, solidarietà. Sempre pronta a fare in modo che la classe reagisse con un atteggiamento positivo. Flavia era sempre attenta alle lezioni, con uno sguardo particolare che ti interrogava. Una ragazza che aveva bisogno di guardare avanti perché voleva crescere”.
Sono queste alcune delle parole che il Professore Renato Di Nubila, ha scelto – leggendo anche alcuni passi del diario personale di Flavia Casadei – per descrivere il carattere e la personalità della sua studentessa, drammaticamente scomparsa con quel gesto di incomprensibile violenza, consumato alle ore 10 e 25 di quel tragico 2 agosto 1980 nella stazione di Bologna. Solo da qualche settimana si era concluso il 4° anno scolastico (1979 – ’80), Flavia aveva 18 anni e frequentava la IV^ “E” del Liceo Serpieri.
“Da poco tempo avevamo fatto la gita scolastica a Strasburgo per visitare il Parlamento Europeo – ricorda il Professore Di Nubila, mostrando una foto della classe scattata proprio in quell’occasione – Un’esperienza formativa molto particolare in cui Flavia si era resa protagonista dandosi da fare perché tutto fosse ben organizzato. Prima partecipammo ad una seduta del Parlamento, poi il giorno successivo l’aula fu messa a nostra disposizione per simulare una seduta parlamentare. Questi giovani parlavano con entusiasmo dell’Europa che bisogna fare e Flavia su queste cose era molto determinata”.
Quella gita scolastica era stata fatta dal 21 al 25 maggio del 1980, circa 2 mesi prima della tragica data, ed è uno dei ricordi che il Professore Di Nubila descrive nell’intervista fatta dal Comune di Rimini per commemorare la sua cittadina Flavia Casadei, al cui ricordo l’Amministrazione comunale in questi anni ha intitolato anche la scuola primaria di Viserba e una strada.
Una commemorazione sentita, che ogni anno avviene anche con la doppia partecipazione alle cerimonie di Rimini e Bologna. Questo ricordo doloroso infatti unisce le due città il giorno del 2 di agosto, quando 42 anni fa, alle 10.25 del mattino una bomba esplose nella sala d’aspetto della stazione di Bologna, provocando il crollo delle strutture sovrastanti e tranciando i destini di 85 persone provenienti da 50 città diverse, italiane e straniere. 200 fu il numero dei feriti. La studentessa riminese era in quella sala d’attesa, perché quel sabato stava viaggiando verso Brescia, dove l’aspettava uno zio. A causa di un ritardo aveva perso la coincidenza e stava aspettando il treno successivo.
Martedì 2 agosto sarà l’Assessora Roberta Frisoni a partecipare alla cerimonia commemorativa delle stragi della Stazione di Bologna Centrale e dei treni “Italicus” e “904” che, si terrà presso l’Officina di Grande Riparazione di Rimini di viale Tripoli alle ore 10:00. Un momento in cui sarà deposta la corona di alloro ai piedi del monumento in ferro con l’orologio fermo alle ore “10,25”, a cui parteciperanno anche altri rappresentanti delle autorità, insieme agli operai delle officine, in rappresentanza di tutti i ferrovieri riminesi.
Nello stesso momento a Bologna si svolgerà, in Piazza Medaglie d’Oro alla Stazione Centrale, la cerimonia ufficiale, dove sarà presente anche il Gonfalone del Comune di Rimini e l’Assessora Francesca Mattei in rappresentanza del Comune di Rimini.
(31 luglio 2022)
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