di Giancarlo Grassi, #Lopinione
Le Destre di questo paese non perdono occasione per coprirsi di ridicolo ingaggiando una delle tante epiche battaglie per l’Italia avente come obbiettivo il rivilirizzare Babbo Natale al quale, una statua – che vista una volta, non ti viene voglia di rivederla una seconda, diciamo… – posizionata in centro a Modena e raffigurante, a loro dire, un Babbo Natale col tutù, avrebbe tolto la virilità.
Consisterebbe insomma, la statua stessa, di una svirilizzazione della figura del simpatico vecchietto che nella realtà parallela che le destre creano ad uso politico deve, evidentemente, esistere in carne ed ossa.
Non erano bastate agli esponenti delle destre politiche che si affannano disperatamente alla ricerca di una maniera per affermarsi, con quel loro vizio così provinciale di prendersi tanto sul serio le recenti figuracce elettorali. No. Loro persistono. Se avessero detto, come abbiamo già scritto, che la statua è semplicemente brutta, saremmo stati tentati di dare loro ragione, ma le affermazioni fatte contro il simpatico Babbo Natale sono francamente inutili e strumentali, destra-dirette e irricevibili.
Da Forza Italia che con Enrico Aimi parla di un’opera per “adulti ideologizzati, mezzo babbo e mezza babba” a Fratelli d’Italia che parla delle “recenti battaglie e l’odio [sic] per le nostre tradizioni” della sinistra, vago riferimento a una vaga formazione che era forse riconducibile a qualcosa di compatto fino al ’77.
Insomma le solite accuse così stantie che viene quasi voglia di ascoltare Meloni che parla di “un fondo di un miliardo di euro per i danni da vaccino” come miglior forma di lotta possibile contro il Covid o di soffermarsi sulle calde lacrime di Matteo Salvini per la triste sorte di Luca Morisi. Con simili argomenti chissà dove pensano di andare.
(3 dicembre 2021)
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