di Redazione, #EmiliaRomagna twitter@bolognanewsgaia #Sicurezza
Oltre 2.900 persone identificate, 2 persone arrestate, 13 denunciate in stato di libertà per vari reati, 79 veicoli controllati e 19 sanzioni amministrative. Questi i risultati conseguiti dalla Polizia Ferroviaria dell’Emilia Romagna nella settimana appena trascorsa, che ha visto impegnati sull’intero territorio regionale oltre 700 operatori della Specialità Polizia Ferroviaria, sia in uniforme che in abiti civili, che hanno vigilato sulla sicurezza dei viaggiatori presenti nelle principali stazioni ed a bordo dei convogli. Seguono in dettaglio le operazioni effettuate nelle singole province.
A Modena gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno arrestato un cittadino tunisino del 1986, trovato in possesso di stupefacenti. Fermato per il controllo di Polizia lo straniero, di origini nordafricane, ha mostrato una carta di identità rilasciata in Spagna; gli operatori, insospettiti dall’origine del documento, hanno proceduto ad ulteriore controllo e accompagnato lo straniero in ufficio, dove è emerso infatti che il documento era stato falsificato, ed in suo possesso sono stati rinvenuti circa 50 grammi di cocaina e 10 grammi di hashish.
Il fermato è stato dichiarato in arresto e trattenuto in attesa di udienza di convalida dell’arresto.
A Bologna un cittadino marocchino di vent’anni è stato arrestato per aver tentato una rapina nei confronti di un altro giovane di nazionalità tunisina. Lo stesso, a bordo del treno regionale 3007 in partenza per Ravenna, ha aggredito l’altro colpendolo alla testa con un pugno e con dei calci al corpo, tentando di appropriarsi del suo zaino e del portafoglio.
Il Giudice del Tribunale di Bologna ha disposto direttamente la traduzione in carcere dell’arrestato, in attesa di processo.
A Ferrara, la Polizia Ferroviaria ha concluso una complicata attività di indagine, con la denuncia per i reati di atti persecutori, furto aggravato ed estorsione nei confronti di una prostituta rumena, pregiudicata.
La delicata indagine è scaturita da una iniziale denuncia di smarrimento di un telefono cellulare aziendale presentata da un uomo, asseritamente avvenuto all’interno della stazione, ed ha avuto termine solamente grazie alla fiducia e la confidenza che la vittima è riuscita ad instaurare con il personale Polfer. L’uomo infatti, non senza iniziale ritrosia, ha in un secondo momento fornito elementi su circostanze che si sono rivelate tutt’altro che un semplice smarrimento.
Rassicurato dagli investigatori, ha ammesso di aver frequentato la prostituta e di essere da tempo perseguitato dalla stessa, ed ha affermato che la donna ha iniziato a taglieggiarlo chiedendogli continuamente denaro sotto la minaccia di rendere pubblici, soprattutto sul posto di lavoro, i rapporti clandestini avuti con lei.
All’ennesima richiesta di denaro, l’uomo si è però rifiutato di pagare e quindi la donna gli ha sottratto il cellulare aziendale per poi, poco dopo, rifarsi viva in stazione ricattando nuovamente l’uomo e pretendendo una somma di denaro in cambio della restituzione del telefono. Disperato ed impaurito dalle conseguenze professionali che la vicenda poteva avere, ha di nuovo pagato, per poi chiedere aiuto alla Polizia.
Al termine delle indagini, la donna è finalmente stata individuata e denunciata per i numerosi reati commessi.
A Piacenza, la Polizia Ferroviaria ha identificato una famiglia di origini romene, che lungo la linea storica Bologna-Milano aveva innalzato un muro di protezione abusivo a fianco della linea ferroviaria.
A seguito di denuncia da parte dell’ente ferroviario, i responsabili sono stati identificati, ed hanno dichiarato di aver costruito il muro a protezione dei loro figli, che a loro dire erano in pericolo poiché la linea ferroviaria scorre troppo vicina alle proprie abitazioni.
Il comune di Piacenza, dopo gli accertamenti, ha ordinato l’abbattimento del manufatto ed il conseguente ripristino dei luoghi, e qualora venga accertata l’inottemperanza, ai responsabili sarà comminata una sanzione amministrativa di importo compreso da 2.000 a 20.000 euro.
A Cesena, il personale in servizio presso il Posto di Polizia Ferroviaria di Forlì, coadiuvato da Operatori della Specialità appositamente inviati dalla sede di Bologna, la mattina del 16 gennaio ha effettuato un’operazione straordinaria di controllo nella Stazione Ferroviaria, finalizzata al contrasto generale delle attività illecite e la prevenzione dei reati in ambito ferroviario.
Nel corso dell’operazione, che ha visto l’impiego complessivo di 8 operatori della Polizia Ferroviaria in uniforme ed in abiti civili, sono state controllate alcune decine di persone, bagagli e autovetture.
Durante i controlli ad un giovane è stata sequestrata anche una piccola quantità di marijuana, e per tale motivo lo stesso è stato segnalato all’Autorità Amministrativa per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale.
Altri 12 soggetti denunciati in stato di libertà si sono resi responsabili, tra l’altro, di reati quali ricettazione, tentato furto, furto aggravato in concorso, detenzione di sostanza stupefacente, favoreggiamento, false attestazioni sull’identità personale, rifiuto generalità, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, violazione sulle norme riguardanti gli stranieri, inottemperanza al foglio di via obbligatorio ed inottemperanza a presentarsi all’autorità di P.S.
(21 gennaio 2020)
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