di Redazione, #Rimini
La nuova casa riminese di “Orizzonti nuovi”, l’associazione costituita nel 1998 dai famigliari di sofferenti psichici, è stata inaugurata ieri pomeriggio in viale Rimembranze 61 alla presenza delle autorità civili e religiose. Per il Comune di Rimini, che ha concesso i nuovi spazi all’associazione in seguito ad istruttoria pubblica, erano presenti la vice sindaca Chiara Bellini e l’assessore alla protezione sociale e sanità, Kristian Gianfreda, con loro anche don Maurizio Fabbri e don Matthieu Faye della parrocchia di Bellariva ed Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Dai corsi di computer alla consulenza psicologica, dalla socializzazione alle attività laboratoriali, dai gruppi di ascolto alla mindfulness, fino ad un vero e proprio giornale curato insieme ai sofferenti psichici, arrivato al quinto numero. Sono tante e variegate le attività che animano questa sede che, in poco tempo, è già diventato un riferimento sia per i famigliari che per il quartiere in cui è inserito, grazie al coinvolgimento di tutti, dal presidente dell’associazione – Roberto Soglia – ai quasi duecento tesserati.
L’associazione Orizzonti Nuovi si è costituita nel 1998 e fa parte del Comitato Utenti Familiari e Operatori della provincia di Rimini, del Coordinamento Regionale delle Associazioni di Famigliari di Sofferenti Psichici dell’Emilia-Romagna (Urasam) e della Consulta Regionale per la Salute Mentale. Si occupa della tutela e della promozione dei diritti delle persone che soffrono per problemi legati alla salute mentale e finalizza le sue attività al superamento dello stigma e del pregiudizio e del conseguente isolamento e abbandono sociale vissuti dai malati e dalle loro famiglie. Offre sostegno e assistenza alle famiglie che necessitano di informazioni e di conoscenze relative alla presa in cura del proprio familiare, affinché la stessa possa essere tempestiva, continuativa, dinamica, integrata a livello socio-sanitario e in grado di mettere sempre in primo piano la persona e non la diagnosi. L’associazione dà vita a una rete di relazioni e di scambi d’esperienze finalizzate sia al confronto, sia allo studio di progetti che favoriscano il miglioramento della qualità della vita di persone con problemi di salute mentale e delle loro famiglie. Collabora con il Dipartimento di Salute Mentale e con altre associazioni di volontariato all’organizzazione di attività ricreative, laboratori e feste, uno spazio aperto agli utenti e ai loro parenti e amici.
(13 novembre 2021)
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