“Il recente studio Gli effetti economici e reputazionali generati dai grandi eventi sportivi in Emilia-Romagna, realizzato dal Centro studi SG Plus in collaborazione con l’Università degli Sudi di Parma su iniziativa della Regione Emilia-Romagna, conferma il significativo impatto dello sport sui territori, sia in termini di indotto economico che di costruzione di brand della città.
È una lezione che ormai conosciamo, ma che merita di essere costantemente ribadita nel dibattito pubblico, perché ci ricorda quando il settore sportivo sia un mondo che non si rivolge solo ed esclusivamente agli appassionati che praticano o seguono una determinata disciplina, ma sia una parte integrante, un vero e proprio volano per sviluppo e la crescita di un territorio, in tutte le sue diramazioni, pubbliche e private.
Rimini, in questo, un po’ per DNA, costituisce un caso scuola, mettendo in evidenza come il binomio eventi sportivi-territorio possa essere strategico sull’economia, con effetti positivi sull’immagine del territorio e sui diversi segmenti che ruotano intorno – direttamente o indirettamente – al mondo terziario. Dati alla mano, l’indagine testimonia come l’area riminese sia quella a ospitare il maggior numero di eventi sportivi in ambito regionale: su un totale di 81 eventi svoltesi nel 2022 e presi in esame tra quelli nazionali, internazionali e a larga partecipazione), 26 si sono tenuti solo nella nostra Provincia, tra i quali manifestazioni europee e mondiali, vedi la ginnastica e il trampolino elastico a Rimini, il nuoto a Riccione, la MotoGp a Misano.
Atleti e squadre; spettatori e accompagnatori; staff; giudici di gara; media: per ognuna di queste voci è stato valutato l’impatto economico diretto sul territorio, considerando le spese sostenute per il pernottamento e il soggiorno. La voce più impattante in chiave regionale è quella relativa agli spettatori con oltre 620 mila presenze e una ricaduta di quasi 66,5 milioni di euro in Emilia-Romagna. Al secondo posto gli atleti:100 mila quelli arrivati da tutto il mondo in Regione per 33,7 milioni di euro. Non da ultimo le ‘ricadute’ reputazionali e promozionali dell’attività di comunicazione che accompagna i grandi eventi: 32,7 milioni di euro considerando articoli a stampa, servizi e trasmissioni televisive e social network.
Tutto questo, in un contesto in cui Rimini, rafforzata anche dagli altri comuni della Romagna, fa da traino.
Il report della Regione, inoltre, si può incrociare con l’indice di sportività uscito pochi mesi fa sul Sole 24 Ore in cui la nostra Provincia risulta leader nella categoria sulla struttura e l’organizzazione del sistema sportivo e al secondo posto del podio nazionale nella categoria dell’attrattività degli eventi, con ottime performance anche su indicatori quali il numero dei tesserati (terza in Italia) e gli investimenti pubblici (quinta).
La fotografie scattate da queste indagini ci restituiscono un quadro numerico, dunque, che racconta chiaramente il valore che si racchiude dietro le kermesse sportive, da quelle più blasonate a quelle più di nicchia, per la loro capacità di calamitare gente, promuovendo, in parallelo, un turismo sano, salutare, a testimonianza della vocazione wellness su cui Rimini sta investendo con sempre maggiore convinzione sia per quanto concerne il pacchetto delle offerte che le sue infrastrutture, dall’impiantistica sportiva alle opere pubbliche.
Questi dati, per di più, ci arrivano in un momento in cui ci prepariamo a dare il benvenuto, il prossimo 29 giugno, allo storico Tour de France, che farà sì che le immagini di Rimini e le sue bellezze rimbalzeranno sugli schermi, sulla stampa e sui social di tutto il mondo. O, ancora, i campionati europei di ginnastica artistica che andranno in scena ad aprile e a maggio presso i padiglioni della Fiera ospitando oltre 4 mila spettatori, con televisioni e giornalisti da circa 25 paesi diversi. Anche il tema della destagionalizzazione è un fattore cardine di cui lo sport si farà promotore, grazie, ad esempio, al campionato mondiale di pattinaggio artistico a rotelle in calendario a settembre, sempre al quartiere fieristico. Quando lo sport chiama, Rimini risponde Presente”.