di G.G.
A suon di post sui social e dichiarazioni alla Meloni (“Non cercare facili colpevoli”, dice in uno stitico afflato di saggezza garbatelliana), ecco i protagonisti della legge che di fatto blocca i soccorsi in mare dei migranti pontificare sulla necessità di evitare le partenze dei migranti affinché non si verifichino tragedie del mare che, questo governo di destra, imputa alle partenze e non alla disumanità per scelta politica di troppi dei suoi esponenti.
Avviene a commento delle decine di morti che sono solo l’ultimo tragico bilancio del naufragio di un barcone, a “Steccato” di Cutro, località a 20 chilometri da Crotone, che ha provocato decine di morti e altrettante decine di dispersi. L’ennesima tragedia del mare, mentre il ministro Piantedosi pensa di arginare gli arrivi bloccando le navi che salvano la gente.
La patetica apparizione sui social dei big [sic] di governo che dopo avere varato per decreto che i migranti vanno lasciati affogare (non nelle parole, né nel contenuto della Legge, ma nei fatti) e che blocca di fatto le Ong si preoccupa di manifestare una finta compassione gravida di disumanità parlando di bloccare le partenze come se non sapessero essi stessi che non è possibile. Una retorica anti-migranti che rimanda al mittente le responsabilità, come se le responsabilità possano essere ugualmente distribuite su chi cerca una vita migliore perché non ha i mezzi per tirare avanti e chi, invece, dall’alto del trono sul quale ritiene di essere seduto per meriti [sic] non solo vara leggi ingiuste e discriminatorie che puntano il dito contro chi effettua salvataggi invece che contro le mafie che praticano il traffico di esseri umani, ma pretende di farsi bello tratteggiando belle frasi, che ritiene ad effetto, sui social. Sempre meglio che affrontare la realtà.
(26 febbraio 2023)
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