di Redazione #Rimini twitter@rimininewsgaia #Politica
Domenica 16 agosto è una data emblematica per la città di Rimini: è stata l’espressione del massimo sacrificio che tre giovanissimi fecero per i più alti ideali di pace, democrazia e libertà, eppure poco lontano da Piazza dei Tre Martiri, a Viserbella, un uomo chiedeva scusa a “Benito” per servire nel proprio ristorante una famiglia di origine africana. Circa questo avvilente accadimento l’ANPI si è già espressa nei giorni passati, ma nel caso la risposta non fosse bastata, ecco la necessità – ribadita con un presidio antifascista – di invitare la cittadinanza tutta a prendere posizione contro atti simili domenica 23 agosto dalle 19 in Viale Porto Palos 78 a Viserbella, in un presidio in cui parteciperanno diverse realtà locali.
Perché va ricordato che in Italia l’apologia di fascismo è reato eppure quante volte vediamo vini e gadget che rappresentano Mussolini spacciati come “souvenirs folkloristici”? Il gestore del locale in questione serve bottiglie di vino con il Duce stampato sull’etichetta e tutto ciò è spacciato come puro folclore. Il fascismo non è folclore, ma soprattutto non è un’idea, è un crimine che è costato la vita a migliaia di persone. Come può accadere qualcosa di simile nel 2020? Più volte l’ANPI si è spesa (e si spende) per mettere definitivamente fuorilegge gadget del genere, ma questo episodio specifico è l’ennesimo sintomo del legame tra fascismo e razzismo: mentre il mondo è scosso dalle proteste di Black Lives Matter, qui ci si scusa con un perfido tiranno per aver servito delle persone dalla pelle scura. È ora di capire che il fascismo si interseca indissolubilmente con razzismo, sessismo, omolesbobitransfobia e potere economico, dobbiamo, in quanto membri di questa società, prendere atto dell’intersezionalità delle lotte: lottare contro il fascismo non significa solo lottare per un mondo democratico, ma anche per un mondo senza barriere di alcun tipo, per una società inclusiva, antirazzista, femminista e più equa.
Poi ci sono esempi positivi di umanità, che non sono evidentemente legati a questioni di mero marketing, ma fanno parte di un pensiero di accoglienza che è tipico della Romagna, della città di Rimini e di un’umanità che capisce il vero significato di inclusione come valore aggiunto ad una cultura di pace sempre più necessaria, nonostante i saluti romani dei ragazzotti. La migliore lezione di umanità possibile viene da un albergo di Viserbella, Albergo Conca d’Oro il cui post pubblichiamo di seguito.
Non potevamo rimanere in silenzio quando in un esercizio commerciale della nostra piccola frazione avviene un episodio…
Pubblicato da Albergo Conca d’Oro su Giovedì 20 agosto 2020
La migliore risposta possibile ad un clima da rigurgito fascista intollerabile per una società civile ed inclusiva. Poi c’è il presidio alle 16 del 23 agosto. E questa non è solo una notizia, è anche un invito a partecipare. perché di fronte all’inciviltà non ci può essere neutralità né può esserci idistacco professionale.
(22 agosto 2020)
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