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Due depliant rossi realizzati per pubblicizzare una mostra degli anni Duemila, sovrapposti e uniti con lo scotch trasparente a formare un simbolo ben riconoscibile, una stella di David. Una ‘composizione’ artigianale ma tutt’altro che banale, lasciata sulla porta dell’assessorato alla Cultura del Comune di Rimini, in via Cavalieri.
L’episodio è venuto alla luce quando un’addetta alla portineria dell’assessorato, rientrando in sede, ha trovato all’ingresso il cartoncino, appoggiato per terra. Una volta raccolto è stato subito chiaro come non si trattasse di un semplice depliant caduto a terra, ma di un simbolo creato ad hoc e volontariamente lasciato all’ingresso di una sede che, significativamente, ospita anche l’ufficio dell’Attività di Educazione alla Memoria, progetto che l’Amministrazione porta avanti dal 1964.
Un gesto isolato e circoscritto – è il commento dell’Amministrazione Comunale – ma che è sembrato doveroso segnalare e rendere pubblico, date le implicazioni e i richiami che la stella di David evoca. Oltretutto l’episodio si è verificato nella settimana in cui ha preso il via il nuovo anno formativo previsto dall’Attività di Educazione alla Memoria (che coinvolge oltre 220 studenti delle scuole superiori), in concomitanza con la doppia applauditissima rappresentazione al Teatro Galli del testo di Primo Levi ‘Se questo è un uomo’ e, non per ultimo, nei giorni in cui il Senato ha approvato la mozione della senatrice Liliana Segre per la creazione della Commissione contro il razzismo e l’antisemitismo. Ecco perché l’Amministrazione non può che condannare l’autore di un gesto che lascia molto amaro in bocca e terrà alta l’attenzione nel caso dovessero ripetersi episodi simili”.
(5 novembre 2019)
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