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Saranno gli stessi compagni di classe, con l’aiuto di un educatore, ad includere gli alunni con disabilità ad integrarsi nelle attività didattiche. Una vera e propria rivoluzione concettuale dei servizi educativi, quella che il Comune di Rimini ha progettato per i 435 alunni con disabilità certificata iscritti nelle scuole riminesi. Per loro sono state stanziate risorse importanti, più di 4 milioni di euro, metà dei quali saranno utilizzati per l’inclusione di alunni frequentanti le scuole statali dell’infanzia, del primo ciclo e del secondo ciclo.
Il concetto è solo apparentemente semplice, ovvero, considerare l’integrazione scolastica come parte del più ampio obiettivo della inclusione sociale e, conseguentemente, ridefinire la collocazione dell’educatore professionale nella classe e non solo al fianco dello studente con disabilità. Il raggiungimento degli obiettivi definiti per l’alunno con disabilità è perseguito anche con azioni pedagogiche di respiro più ampio che includono l’attivazione e la partecipazione del gruppo classe. Questo comporta anche l’idea di assegnare le risorse all’Istituto in base a criteri condivisi per una gestione finalizzata e congruente con la nuova filosofia della presenza dell’educatore nella classe; ne deriverà quindi un’assegnazione oraria settimanale complessiva ad Istituto Scolastico, non nominale per alunno.
Si tratta di stime, perché il numero preciso delle iscrizioni si avrà solo in prossimità della prima campanella. Saranno comunque più di 400 gli alunni con disabilità certificata presenti nelle scuole riminesi di ogni ordine e grado. Di questi, la maggior parte, più di 200, studieranno alle scuole statali, più di 100 nelle scuole superiori, circa 70 nelle scuole dell’infanzia comunali (0/6 anni), 60 alle private.
(31 agosto 2019)
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