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Roberto Speranza tende la mano a Letta e Conte: “Scrivere insieme una pagina nuova

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Sondaggio: le Sardine “nemico pericoloso” per un’irritatissimo Salvini

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di Daniele Santi #Interessa twitter@gaiaitaliacom #Politica

 

Sic transit gloria Legae. Le “Sardine” potrebbero intonare il de profundis a Salvini. E c’è già chi è corso ai sondaggi per cercare di capire, far capire al tonto popolino [sic], da che parte stanno le Sardine. Come se ci fosse bisogno di sondaggi. Le Sardine stanno dalla parte di un mondo che accoglie. Non da quello di chi grida al nemico, all’onestà e poi fa ciò che gli pare col potere che gli viene ingenuamente conferito. Non c’è bisogno di sondaggi. Basta esserci.

Termometro Politico pubblica uno di quei sondaggi, commissionato dall’Istituto NOTO, secondo il quale le Sardine valgono il 15% di un elettorato che guarda prevalentemente al centro-sinistra, ma non sta lì la loro forza. Secondo il sondaggio il 43,6% degli italiani ritiene le proteste di piazza il nemico più pericoloso per il leader della Lega, molto più pericoloso di tutti i partiti tradizionali. Faccenda nota anche al sempre più nervoso, e sempre più sarcastico (segno di debolezza magnissima), leader della Lega, un leader inesorabilmente destinato ad un rapido declino che vede nel suo disperato tentativo (che non è detto non gli riesca) di avere l’Emilia Romagna – non sarà mai detto con troppa enfasi che sarebbe la morte dell’Emilia Romagna come la conosciamo – il suo passpartout per un ritorno al governo pentaleghista, o della demenza, prima che morte politica lo colga.

Il leader leghista guarda alle Sardine con grande aggressività e con ancor più grandi timori. Ma sbaglia. Il suo nemico non sono le Sardine, il suo vero nemico è Giorgia Meloni che gli sottrae voti, consensi ed elettori lentamente, ma inesorabilmente nella perfetta tradizione italiana di coloro che votano a destra non perché sanno ciò che stanno facendo (padre, perdona loro) ma perché attratti da chi grida più forte gli slogan più semplici.

Dunque le prossime settimane saranno decisive per lo stato di salute salviniano: in caso di successo delle manifestazioni della sardine in Campania (tre in due giorni) e di Roma del 14 dicembre 2019 a Salvini potrebbe prendere un coccolone. Politico s’intende. E l’unica cosa che potrà fare sarà premere sull’acceleratore dell’odio. Fino a suicidarsi.

Sic transit Gloria Salvini.

 

 

(27 novembre 2019)

©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 





 

 

 

 

 

 

 

 

 




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