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Emilia Romagna, gli assessori rispondono ai cittadini sui temi legati all’emergenza Coronavirus

di Redazione,  #EmiliaRomagna twitter@bolognanewsgaia #Notizie   Al via il filo diretto della Regione con i cittadini sull’emergenza coronavirus: la situazione sul fronte sanitario, ma anche le ricadute che sta avendo su famiglie lavoro, imprese. E ancora: i provvedimenti sul fronte del welfare, della scuola, della cultura e tutto quello che può essere utile sapere in questo ...
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Diritto allo studio: due finanziamenti per ridurre le rette e i buoni mense per tante famiglie riminesi

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di Redazione, #Rimini twitter@rimininewsgaia #Notizie

 

Giù le rette e il buono mensa per 3.400 famiglie riminesi grazie ad un investimento complessivo di circa 1 milione di euro, approvato dalla Giunta, per abbattere il costo a carico delle famiglie per le rette di nidi e scuole di infanzia, e per le mense scolastiche. Un’operazione possibile grazie all’ottenimento di due importanti finanziamenti: “Al nido con la Regione” dalla Regione Emilia – Romagna, e “Mense biologiche” dal Ministero delle politiche agricole.

Grazie al progetto “Al nido con la Regione” della regione Emilia-Romagna, che mette a disposizione 373 mila euro, 491 famiglie riminesi si possono permettere infatti un risparmio medio annuo di 800 euro.  La riduzione delle rette interesserà i nuclei familiari con un Isee massimo di 26 mila euro, che potranno risparmiare in media 800 euro l’anno. La Giunta del Comune di Rimini ha deciso di differenziare l’impatto della misura in base alle fasce di reddito, favorendo prioritariamente chi ha più bisogno e, dunque, un valore ISEE più basso. Si tratta di un abbattimento differenziato per fasce di reddito; a quelle più basse si applica una riduzione del 40%, mentre alle restanti fasce si applica una riduzione rispettivamente del 30%, 22% e 20 %, al lordo delle eventuali altre riduzioni spettanti, come – per esempio – quelle per ogni altro fratello iscritto. In caso di morosità la quota di sconto verrà incamerata quale recupero parziale del non versato. I dati si riferiscono agli asili comunali a gestione diretta o convenzionati con asp Valloni. Per l’applicazione della misura in favore dei nidi privati, dato che non si conosce ancora la platea dei potenziali beneficiari (anche se si ipotizza un’incidenza delle famiglie eleggibili significativamente inferiore), sono stati riservati 50 mila euro. Le strutture private sono già state contattate e, a breve, saranno convocate per firmare un protocollo di adesione.

L’altro importante finanziamento in questione riguarda le mense scolastiche. Le mense del Comune di Rimini hanno recentemente ricevuto la menzione di eccellenza per le mense biologiche da parte del Ministero delle Politiche agricole. Non solo una medaglia da mettere al petto ma l’ottenimento di risorse ingenti – 611 mila europer promuovere l’utilizzo di materie prime biologiche delle mense, abbattere il costo pasto e sviluppare attività di comunicazione con e per le famiglie riminesi. Si tratta di un finanziamento del Ministero delle politiche agricole che premia la scelta del Comune di Rimini di puntare sulla qualità della refezione scolastica, che utilizza materie prime biologiche, quindi conformi ai livelli di eccellenza dei criteri minimi ambientali. La giunta del Comune di Rimini ha scelto di reindirizzare le risorse per attuare una riduzione forfetaria unica mensile da applicare alle rette dei servizi 0-6 anni ed uno sconto unico da applicare al costo del buono pasto per i servizi statali. Una scelta che, numeri alla mano, significa ridurre il costo della mensa a 2.997 famiglie riminesi. In particolare,si tratterebbe di 1440 bambini dei nidi e scuole di infanzia comunali, 516 bambini delle scuole di infanzia statali e 104 alunni delle primarie statali.

Per quanto riguarda le diverse tipologie di agevolazioni, queste sono differenziate a seconda che si tratti dei servizi educativi comunali 0 – 6 anni o di refezione nelle scuole primarie statali. Ciò che è comune ad entrambe le tipologie è l’erogazione del contributo indistintamente in favore di tutti gli utenti che, per ciascun servizio, si collocano nell’area delle tariffe agevolate. Per i nidi di infanzia lo potrà ottenere chi presenta un ISEE inferiore alla soglia di € 43.900,00 per i nidi d’infanzia, per le scuole comunali di infanzia un ISEE inferiore a € 35.000,00. Tutte le riduzioni si applicheranno alla tariffa lorda, cioè prima del calcolo elle eventuali ulteriori riduzioni che andrebbero ad aggiungersi agli sconti (per esempio il 15% in meno per i fratelli). In caso di morosità la quota di sconto verrà incamerata quale pagamento parziale della retta. L’abbattimento è previsto unicamente per i cittadini residenti nel Comune di Rimini che consegneranno il loro ISEE, ed in base al valore dichiarato. Nessuna agevolazione è prevista per chi non consegnerà l’ISEE.

Questione particolare per i servizi educativi 0-6 anni: in questa tipologia di servizi si applica una tariffa omnicomprensiva indistinta, dalla quale non è scorporabile la quota dedicata esclusivamente al servizio di mensa. Per questo verrà applicata una riduzione forfettaria di € 14,00 mensili, riconosciuta invariabilmente per 10 mensilità di frequenza (settembre – giugno), che permetterà un risparmio annuo di almeno 140 euro. Scuole primarie statali In questo caso si interverrà più facilmente sulla riduzione di € 0,75 per ogni buono pasto.

Così spiega, infine, Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini:

Un programma triennale -che riguarda 3.400 famiglie riminesi con figli in età compresa tra 0 e 11 anni, a prescindere dal tipo di scuola frequentata: pubblica, asp o privata. Sono misure che incentiveranno anche la presentazione dell’Isee da parte delle famiglie riminesi. Sarà infatti quello lo strumento su cui verranno parametrati le diverse agevolazioni, privilegiando chi ha meno possibilità e più bisogni. Bisogni che cambiano e a cui andiamo incontro con proposte nuove, come per i 3.880 bimbi che ogni si siedono alle nostre mense per mangiare, per cui abbiamo impostato un modello di mensa come modello educativo improntato agli stili di vita sani e alla socializzazione, non solo al consumo alimentare. I primi effetti nelle loro tasche, i riminesi lo vedranno già tra qualche settimana, a novembre.

 

 

(17 ottobre 2019)

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