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La fotografia di Rimini scattata dal Bollettino demografico 2020. Popolazione in lievo calo, ma stabile oltre i 150 mila residenti

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di Redazione, #Rimini

 

La popolazione residente a Rimini al 31 dicembre 2020 ammonta a 150.654 abitanti, in leggerissimo calo rispetto l’anno precedente (-0,07% in un anno, ovvero 101 persone in meno). La popolazione femminile è di 78.383 unità (-82), quella maschile 72.271 (-19). Il saldo migratorio è positivo (+774 unità), in aumento rispetto alle 697 unità del 2019 (+11%).

L’età media della popolazione nel 2020 è di 45,96 anni, 3 in più rispetto a 20 anni addietro.

Nel 2020 sono nati 1.022 bambini, 6 in meno rispetto al 2019; 495 (-29) le nascite in azzurro e 527 (+23) le nascite in rosa. Per ritrovare un valore così basso di natalità bisogna tornare indietro al 1988  con 1.024 nascite .

I decessi aumentano di 355 unità, facendo registrare un totale di 1.951 casi (1.081, +214, per le donne, e 870, +141 per i maschi). Nell’anno della pandemia mondiale, il saldo naturale risultante dalla differenza tra nascite e decessi risulta essere negativo, facendo registrare  -929  unità  (era di -568 del 2019). L’età media dei decessi dall’anno 2000 è cresciuta di circa 4 anni. Ammonta a 79,90 l’età media degli uomini e a 84,33 l’età media per le donne.

In positivo di +774 unità il saldo migratorio con un aumento dell’11% rispetto alle +697 unità del 2019.

Esaminando invece la cittadinanza di chi ha preso la residenza a Rimini nel 2020, la maggioranza di chi arriva è rappresentata da cittadini italiani: quasi 8 su 10, di cui  95 che rientrano dall’estero e fissano nuovamente la propria dimora a Rimini; 34 provenienti dalla Repubblica di San Marino.

Gli immigrati stranieri nel 2020 scendono a 682, un numero pari al 17,38% degli ingressi totali. Le principali cittadinanze straniere in ingresso (sopra le 100 unità)  sono quelle Albanesi (118) e Argentine (107).

Il flusso dall’estero rappresenta un quinto dell’immigrazione in città (20,51%); 4 immigrati su 5 provengono quindi da altri comuni italiani, in particolare dalla nostra Provincia con 1.023 arrivi (26,07%), 603 dalla Regione (15,37%) e per suddivisione geografica 385 dal settentrione (9,81%), 485 dal centro (12,36%) e 572 dal meridione (14,55%).

I principali comuni di provenienza all’interno della Provincia sono Santarcangelo (228), Riccione (173), Coriano (115), e Bellaria (102).

Le emigrazioni totali sono 2.307, in aumento (+12,65%), i cittadini italiani in uscita.

La destinazione prevalente rimane  l’Italia con 2.391 uscite, 215 verso l’Unione Europea e 340, in forte aumento (+27,82%), verso destinazioni extra UE.  In generale la fascia d’età 25-39 anni è quella più coinvolta dal flusso in uscita, con 1.246 persone pari al 39,56% del totale.

I cambi di indirizzo avvenuti all’interno del territorio comunale, che registrano il livello di mobilità cittadina, sono pari a 6.126 mentre sono ben 59.373 (quasi il 40%) i cittadini che dimorano a Rimini costantemente sin dalla nascita.

Stranieri in lieve calo ma stabili sopra quota 20 mila 
Al 31 dicembre 2020 risiedono in città 20.280 cittadini stranieri in lieve calo (-47 unità) rispetto alla fine del 2019. I residenti stranieri costituiscono il 13,42% della popolazione di Rimini (12,40% fra i maschi e 14,44% fra le femmine) mentre è superiore (15,13%) la percentuale di minori stranieri rispetto al totale dei minori.  Le donne sono la maggioranza (11.316 contro 8.964 uomini). Il rapporto è di circa 2 stranieri residenti ogni 15 residenti totali.

E’ da considerare, inoltre, che gli stranieri contribuiscono per un 21% alla natalità del nostro comune. Sul territorio, in valore assoluto, sono dislocati maggiormente nell’ex circoscrizione 5 con 4.595 individui, ma in valore relativo ai residenti ne ritroviamo un numero percentualmente maggiore nella ex circoscrizione  1.  Ammonta a 2.870 il numero degli stranieri residenti nati in Italia, di cui 221 maggiorenni e 2.649 minorenni.

Le famiglie aumentano nel conteggio anagrafico ma si riducono nella composizione; si registrano ben 67.591 nuclei (+268 rispetto al 2019) con un indice di 2,26 (2,24 nel 2019) che indica la media del numero dei componenti. La maggioranza delle famiglie è composta da un singolo elemento e rappresentano oltre il 37% delle famiglie totali.

Da segnalare la presenza di numerose coabitazioni tra famiglie, con 10.148 nuclei (il 15% del totale) coinvolti in residenze multiple nello stesso alloggio. La prevalenza riguarda convivenze con 2 nuclei  (3.987), 3 nuclei (398) sino ai casi più affollati di convivenze in residence o in strutture sociali o solidali.

Le famiglie di due o più componenti sono in leggero aumento. Su questa tendenza incide la minore propensione ad avere figli da parte di coniugi o coppie di fatto.

Le famiglie unipersonali (25.338) risultano pressoché equivalenti tra maschi e femmine nell’età giovanile mentre  prevalgono invece i maschi in età matura fino ai 55 anni. Tra gli anziani le famiglie unipersonali sono formate in maggioranza da donne sole, principalmente per effetto della longevità che le caratterizza.

In aumento sia le famiglie italiane che arrivano a 57.302 nuclei (+27) che le famiglie di cittadini stranieri pari a 6.875 (+59). Più deciso l’aumento  delle famiglie con cittadinanza mista italiana e straniera; sono 3.414 con un rialzo di 182 nuclei.

 

(28 gennaio 2021)

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