di Daniele Santi
Abbiamo letto da qualche parte che il Sindaco di Rimini, rispetto alla manifestazione nazionale degli Alpini, avrebbe detto che “tutto è andato bene”. Siamo certi si riferisse all’organizzazione, a ciò che Rimini e la sua calorosa accoglienza hanno regalato alla manifestazione annuale, al grande calore umano che è della Riviera e fa la Riviera. Purtroppo, lo sappiamo, non è andato tutto bene. E ci riferiamo al tristissimo episodio delle centocinquanta denunce pubbliche per molestie delle quali, siamo certi, Rimini avrebbe fatto a meno. Come l’opinione pubblica avrebbe fatto a meno del tristissimo comunicato stampa dell’ANA.
Ecco, senza scendere in ulteriori particolari, ci auguriamo – e siamo certi che sarà così – che il Sindaco di Rimini ben conoscendo la difficoltà di chi è, in qualche modo, altro dall’ambiente in cui si trova, principalmente in termini culturali, saprà trovare le parole giuste da trasmettere ai suoi colleghi Sindaci e all’ANA stessa, affinché nulla di quanto è successo possa succedere di nuovo al di là delle puerili giustificazioni di “maleducazione fisiologica” [sic] quando ci sono “migliaia e migliaia di persone” in giro o delle storielle da bar sui giovinastri infiltrati che comprano “cappelli da Alpino taroccati” e poi se ne vanno in giro a fare ciò che vogliono con lo scudo del travestimento.
Scuse infantili che fanno vergognare i maschi di essere maschi.
(10 maggio 2022)
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